
Strade e storie. Paesaggi da Hokusai a Hiroshige
Quando
Orario
Martedì e mercoledì ore 15-18, giovedì 10-12 e 15-18, venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19, 1 novembre, 8 dicembre e 6 gennaio 10-12 e 15-19; dal 28 settembre all’1 ottobre, in occasione della Festa di San Michele, orario ampliato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23, domenica 1 ottobre 10-23, chiusa il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio.
Inaugurazione sabato 23 settembre ore 17.
Dove
Descrizione
All'inaugurazione della mostra “Strade e storie. Paesaggi da Hokusai a Hiroshige”, a cura del direttore del Museo Davide Caroli, interverranno accanto al curatore la sindaca Eleonora Proni e l’assessora alla Cultura Monica Poletti. Seguirà un buffet giapponese.
Dopo Francisco Goya, Max Klinger e Albrecht Dürer, il filone espositivo promosso dal Museo Civico sui più importanti artisti internazionali che hanno saputo esprimere la loro grandezza attraverso l’incisione aggiunge una nuova tappa, questa volta spostandosi dall’Europa al lontano Oriente, per raccontare la storia della tecnica della xilografia ukiyo-e e di alcuni dei più importanti maestri che vi si sono dedicati – Hokusai e Hiroshige – divenuti ben noti anche in Europa. Ukiyo-e, termine che significa letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, descrive il genere artistico, fiorito tra il XVII e XIX secolo, che aveva inizialmente una connotazione edonistica ma poi si incentrò sul paesaggio.
La mostra si apre con una sala dedicata a Katsushika Hokusai. Maestro indiscusso dell’arte giapponese, Hokusai ebbe enorme successo già in vita, soprattutto grazie ad alcune delle serie più famose, tra cui le “Trentasei vedute del Fuji,” che sono qui documentate da una selezione delle immagini più note, tra le quali anche una versione di “Una grande onda al largo di Kanagawa”, forse l’opera ukiyo-e più conosciuta al mondo.
Nelle sale successive, il racconto si incentra principalmente sul lavoro di Ando Hiroshige, il più grande paesaggista giapponese, che eguagliò in abilità e fama lo stesso Hokusai. Proseguendo nel percorso, oltre ad altre note serie di Hiroshige, la parte principale della mostra è dedicata alla raffigurazione del Tokaido: la strada del Tokaido, che collegava la capitale dello shogun, Edo, a quella dell'Imperatore, Kyoto, era la principale via dei viaggi e del commercio nel Giappone antico.
La mostra si conclude con una sala dedicata ad Hiroshige II, erede del maestro e suo successore nella scuola Utagawa. Le quasi 120 opere esposte, tra le quali due importanti trittici e alcuni volumi originali che contengono le serie complete, sono affiancate da alcuni oggetti: tsuba, inro e un prezioso kimono decorati con immagini ispirate agli ukiyo-e per sottolineare quanto l’immaginario paesaggistico influenzasse la cultura giapponese grazie al lavoro di Hiroshige.
Realizzata grazie alla preziosa collaborazione del Museo d’Arte Orientale di Venezia e al prestito di generosi collezionisti, è accompagnata da un catalogo che include le fotografie di tutte le opere esposte e i testi di Davide Caroli, di Marta Boscolo Marchi, direttrice del Museo d’Arte Orientale di Venezia, e di Marco Fagioli, uno dei massimi studiosi degli autori di stampe giapponesi.
Durante tutto il periodo di mostra saranno organizzati, in collaborazione con l’associazione Ascig di Ravenna, eventi che permetteranno di approfondire diversi aspetti della cultura giapponese: da specifiche visite guidate dedicate a temi legati alla mostra a proiezioni di film, fino ad altre esperienze molto coinvolgenti come la tradizionale cerimonia del tè.
Dettagli
L’esposizione, promossa dal Comune e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine e dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, si innesta nella programmazione triennale dedicata al paesaggio, tema sul quale verterà la proposta culturale di Bagnacavallo fino al 2024.